I ribelli dell’Erondár – Dragonero il Ribelle

Con I ribelli dell’Erondár inizia quella che, per certi versi, può essere vista come la seconda stagione della serie. Dragonero riparte con un nuovo titolo, Il Ribelle, e da un nuovo numero uno nel quale vengono (re)introdotti i personaggi del mondo fantasy targato Bonelli.
La distruzione portata dalle Regine Nere è ormai un ricordo lontano mentre ora le minacce sono una dea e il morbo che porta con sé.

ATTENZIONE! Qui sotto troverete spoiler dell’albo. Io vi ho avvisati.

Dragonero il ribelle - I ribelli dell'Erondár
Copertina del nuovo numero 1 di Dragonero

Sinossi

Vi ho già detto che farò spoiler? Siete ancora in tempo a fermarvi.

La storia de “I ribelli dell’Erondár” inizia nel futuro. Come già successo nel numero 65 – Il senza cuore, il narratore è un Gmor anziano che scrive le sue memorie.
Non facciamo a tempo a capire dove (e quando) siamo che gli autori ci lanciano nel vivo dell’azione. Ian e i suoi sono impegnati nella missione di salvataggio di un sostenitore della ribellione; questo espediente permette di fare conoscenza con la banda.
Vediamo infatti volti noti, tra cui Sera e Briana, e nuovi acquisti che immagino troveranno spazio nei prossimi numeri.

Questo accade mentre a palazzo i piani dell’imperatore e del vecchio Leario Avadhatya, al comando della Dama di sangue, prendono forma.

Recensione

Già alla quarta pagina della storia arriva la prima bomba. Infatti Gmor del futuro mostra un quadro nel quale sono raffigurati i nostri eroi.

Il quadro che raffigura i nostri eroi
Il quadro che raffigura i nostri eroi

Delle sei figure tre si riconoscono subito: Ian, Gmor e Sera occupano il centro della scena; i primi due molto invecchiati mentre l’elfa è rimasta giovane (dannati elfi).
Le altre tre donne mi lasciano con qualche dubbio.
Sulla destra c’è una madre guardiana, quindi dovrei aspettarmi un mago ma non ci sono indizi su chi sia.
Chi sono le altre due donne? A prima vista ho pensato a Myrva, anche lei vecchia, e per ultima una ragazzina non identificata.
Io la sparo grossa e dico che è la figlia di Ian e Briana. Gli indizi su cui mi baso sono i tratti somatici e questa sequenza:

Briana non sta bene. Semplice indisposizione o segni di una gravidanza?
Semplice indisposizione o segni di una gravidanza?

Avrò ragione? Stiamo a vedere cos’hanno in serbo per noi gli autori.

Off topic con possibile MEGA spoiler

A proposito dei due protagonisti vecchi. A Lucca ho visto un’illustrazione magnifica di *** che ritrae Ian seduto su un trono di ossa, Gmor al suo fianco e una schiera di algenti a venerarlo.
Si tratta di un mega spoiler? L’autore si è giustificato dicendo che è un’idea che gli è venuta così, dal nulla. Anche qui stiamo a vedere.

Nella battaglia per salvare il taglialegna Stefano Vietti ci va pesante; il risultato è una carneficina senza se e senza ma lunga oltre 30 pagine. Avvincente, dinamica, mozzafiato.

Quando la scena si sposta a palazzo il ritmo, inevitabilmente, cala. Partono gli spiegoni su chi fa cosa, come, quando e perché necessari però per posizionare le pedine in campo.
Compare nuovamente Roney con il suo “medaglione”, introdotto nel Magazine 2017. A esplicita domanda Vietti risponde che tutto sarà spiegato nei prossimi numeri.

Il finale è il riassunto della serie regolare, di Senzanima e delle Adventures; passo necessario a chi non conosce la serie e vuole iniziare da qui.

Voto 7/10

Il voto che diamo a “I ribelli dell’Erondár” è una media tra la prima parte spettacolare e la seconda parte che per forza di cose deve riassumere le puntate precedenti. Scelta giusta per i nuovi lettori ma superflua per chi segue le avventure di Ian e Gmor dagli inizi.

Riguardo la numerazione

Nota finale riguardo la decisione della Bonelli di ricominciare dal numero uno.
A me non cambia niente, come detto all’inizio la vedo come una seconda stagione della serie quindi ha senso.

Non capisco gli indinniatiih che sui social si strappano le vesti. Nella storia c’è stato un taglio con il passato, i personaggi sono cambiati così com’è cambiato il mondo in cui vivono.
Un cambio radicale anche della veste editoriale è sacrosanto; nuovo tiolo, nuova costa, nuovo copertinista e nuovo numero.
Bel lavoro ragazzi!

Massimo