House of X

Rispetto alle precedenti recensioni, questa di House of X è spoiler-free, per poter godere appieno di questo nuovo albo.

Cover di House of X
Cover di House of X

La prima apparizione avviene nel 1963 ad opera di “THE MAN” Stan Lee e Jack Kirby, vengono rinnovati negli anni 80/90 da Chris Claremont creatore dei migliori archi narrativi dei ragazzi di Xavier.

Proprio Xavier è al centro del rilancio di Jonathan Hickman, autore già visto all’opera su Infinity, Ultimate Comics,Fantastici Quattro e molti altri. Ora è il momento di un nuovo rilancio, e proprio per questo la Marvel ha scelto Hickman come responsabile che affiancato dal disegnatore Pepe Larraz prepara una rinascita della X-family, nulla sarà più come prima!

Il rilancio sarà anticipato e sviluppato tra la saga House of X e Power of X, due mini serie costituite da 6 numeri, la lettura delle mini è intrecciata infatti dopo HOX 1 dovrete leggere POX 1. Le informazioni ricevute in questo primo numero, sono tante e corredate dai soliti schemi e grafici che Hickman è solito utilizzare nelle sue storie, questi grafici non sono da sottovalutare, serviranno a capire il grande disegno da lui progettato, ci saranno anche “nuove regole” per il mondo X. Lo stesso logo è stato rifatto dal designer Tom Muller che lavora per Marvel, DC, Image.

L’albo lo potete trovare in fumetteria sia in versione regular che variant. A Lucca Comics and Games 2019 era anche disponibile una ARTIST EDITION, con la possibilità di avere uno sketch dal disegnatore Pepe Larraz.

Cover variant per Lucca
Cover variant per Lucca

Da collezionista ho optato per l’ARTIST EDITION, il formato cartonato 20.3×31.5 in bianco e nero aumenta la resa grafica dei disegni di Larraz.

Inoltre durante il Lucca Comics, acquistando un volume HOX e superando una certa soglia di spesa, si poteva avere la maglietta di HOUSE OF X e i SEMI di KRAKOA. Sarà un suggerimento a cosa succederà alla X-FAMILY ?

Dedica di Larraz
Dedica di Larraz

Voto 7.5/10

Premettendo che non sono un grandissimo fan di Hickman, le premesse per delle grandi storie ci sono.

Giorgio