Intervista a Fabrizio de Fabritiis

Con estremo e colpevole ritardo pubblichiamo oggi l’intervista con Fabrizio de Fabritiis, disegnatore tra l’altro per Bonelli (Dragonero Adventures e Zagor, di cui sta disegnando una storia per i “Racconti di Darkwood” che uscirà prossimamente su uno dei Maxi), nonché art director e sceneggiatore per Emmetre Edizioni.

Abbiamo incontrato Fabrizio all’evento FuoriComix, organizzato dall’Associazione Culturale Bergomix. Ecco cosa ci ha detto:

Il progetto “Romabot Centurion” si è interrotto nel 2012 con l’uscita del secondo volume, cosa vi ha spinto a riprendere da dove eravate rimasti?

Il progetto non si è mai interrotto, ci siamo dovuti dare una “calmata” noi perché sono subentrati altri lavori. Con Capitan Nova e gli altri personaggi siamo arrivati a un punto, grazie soprattutto alle tovagliette a fumetti e a tanti altri lavori che avevamo fatto, in cui hanno cominciato a chiamarci delle aziende; per quel motivo abbiamo fatto una scelta di questo tipo: abbiamo dato precedenza a tutte queste richieste e ci hanno un po’ fermato. Però è sempre stato in programma di continuare, l’essere tornati a farlo è perché sono tornate le condizioni di incastrare questo progetto con tutti gli altri lavori. Purtroppo quando sei una casa editrice piccola sei costretto a fare delle scelte e magari a posticipare dei progetti.

Quando siete ripartiti avete deciso di ri-pubblicare i primi due volumi sulla piattaforma e-Mooks. Come valuti l’esperienza?

La valuto in maniera positiva perché a me piace l’idea che il fumetto vada a finire su più piattaforme. Considero positivamente avere anche una versione del fumetto con musica, suoni ecc. Addirittura “Romabot Centurion 3” uscirà prima su e-Mooks, come tempistiche ha superato l’arrivo del cartaceo. Nel 2012 ho fatto un lavoro quasi analogo per Gardaland con il fumetto “Raptor Genetix” che espandeva l’universo creato intorno all’attrazione “Raptor”. In poco tempo ho dovuto realizzare circa 40 tavole che poi sono state animate. Quindi, oltre alla versione digitale del fumetto, c’è stata anche quella animata che vantava un doppiaggio con le voci italiane di Nicolas Cage, Russel Crowe e Scarlett Johansson. Mi piace che il fumetto raggiunga più piattaforme possibili e che si possa adattare ad altri media.

Intervista a Fabrizio de Fabritiis
Una tavola di “Raptor Genetix”

Rispetto alle corrispondenti versioni cartacee, come sono andate le vendite?

Non lo so ancora perché non ho ricevuto i risultati, di questo si occupa Chiara Mognetti, editore di Emmetre Edizioni e co-creatrice con me di tutti i nostri personaggi. Penso siano andate abbastanza bene. Il digitale lo vedo come un qualcosa per il domani; visti i discorsi delle edicole che stanno scomparendo, bisogna sicuramente trovare nuovi lidi dove vendere fumetti. Io anni fa ero dell’idea che il fumetto potesse essere lanciato sul discorso della “promozione”, molti fumetti della Marvel li vedo quasi come una promozione dei film. Al giorno d’oggi devi guardare al personaggio, questi personaggi sono stati creati per il fumetto ma vivono su più piattaforme e seguono strade diverse. I fumetti logicamente non vendono quanto i film, però se non ci fosse stato il fumetto il film non esisterebbero. Anche le fiere del fumetto ora sono tante cose, magari meno fumetto ma esiste. Non saprei dire dove ci porterà questa cosa, ma sicuramente ci saranno nuovi modi per divulgare il fumetto o le idee nate sui fumetti.

Però alcune fiere mantengono saldo il loro attaccamento al fumetto. Ad esempio il Lucca C&G, ho sentito molti cosplayers lamentarsi che non c’è molto spazio per loro…

Secondo me è il contrario. Onestamente io cavalco poco le polemiche, le trovo sterili. Probabilmente anche il fumetto sparirà e si trasformerà in qualcos’altro; magari sarà legato solo alle pubblicità. È ovvio che devi continuare ad uscire con le tue cose e cercare di mantenerlo vivo, ma se un’era finisce non ci puoi fare niente. È brutto da dire ma se un giorno il fumetto sarà destinato a morire, sotto certi aspetti si trasformerà in altro, come ad esempio i film di cui si parlava prima. Lavorando nel fumetto mi dispiacerebbe se venisse a mancare; penso che adesso siamo in una situazione dove il fumetto durerà ancora per tanto. Vedremo domani, ma non credo (spero) non sparisca del tutto… certamente si ridimensionerà, se le cose non cambiano. Oppure, esploderà una nuova “Golden Age” per i fumetti, chissà…

Il problema è che tutto evolve molto rapidamente

Lo so, però ad esempio è dagli anni 90 che si dice che il fumetto sparirà, alcuni autori erano catastrofici a riguardo, ma invece siamo ancora qui con i fumetti. Vediamo dove andremo, magari il fumetto diventerà digitale, animato, semi-animato… lo scopriremo, in futuro…

Probabilmente il fumetto regge ancora proprio grazie ai film. Persone che conoscevano Spiderman, Capitan America e gli altri solo per sentito dire, dopo aver visto i film hanno maturato una certa curiosità e hanno iniziato a seguire i fumetti

Sì, sicuramente i film qualcosa hanno sdoganato del fumetto, soprattutto i comics americani. Anche se il fumetto rimane di nicchia: per comprare un fumetto devo andare in edicola, cercare se c’è il numero, controllare che non sia rovinato ecc. Un film posso andare a vederlo con gli amici e con meno impegno; è logico che il film sia più fruibile.

A proposito di super eroi. State espandendo l’universo di Capitan Nova con i Guardiani Italiani e i Defenders of Europe (con i disegni di Eduardo Mello e i colori di Angelo Iozza). Al momento quest’ultimo è pubblicato come spillato, pensate di continuare con questo formato?

No, anche Defenders sarà pubblicato come volume simile all’artbook che abbiamo fatto. I primi 5 o 6 numeri usciranno così perché ormai abbiamo iniziato, poi passeremo al volume. Ci troviamo più comodi, anche per Romabot Centurion abbiamo deciso di fare il volume per comodità, magari non cartonati ma comunque volumi con la costina visto che li vendiamo meglio.

Chiedevo visto il “buco” che sta lasciando Panini con l’aumento degli spillati della Marvel…

Non saremo noi a tappare quel buco. La nostra decisione è anche di tipo pratico: il volume si rovina molto meno rispetto allo spillato, non si “imbarca” se prende l’umidità ed è più solido. Considera che poi lo devi vendere e se è rovinato non lo vendi. Inoltre visto che il mercato si sta spostando verso la libreria, il volume è più adatto. Poi lo spillato non sparirà: stanno nascendo delle collaborazioni, ad esempio con il Festival dell’Unicorno di Vinci e con gli organizzatori del San Marino Comics, e se pubblicheremo delle storie brevi a tema saranno su spillato. Anche Capitan Nova Magazine continuerà su spillato fino al numero 10, poi chiuderà perché le storie che dovevamo raccontare le abbiamo raccontate. Per il nuovo ciclo preferiamo ripartire da un nuovo numero 1 anche per un discorso di collezionismo, il nuovo lettore che si avvicina al personaggio ha la possibilità di partire da una nuova serie con un nuovo numero 1 e non è costretto a recuperare vecchi numeri che magari abbiamo finito e che dovremmo ristampare in pochissime copie. Credo che sia l’opzione migliore: fare piccoli cicli di storie per far affezionare i lettori e invogliare i nuovi a comprare. Il primo ciclo di Romabot Centurion appunto sarà di 3 volumi, se ne vorremo fare un altro saranno altri 3 volumi. Alla fine anche le case grosse come Marvel e DC fanno così, fanno i rilanci così il lettore che non vuole recuperare 3000 volumi può semplicemente iniziare con il nuovo ciclo. Sono meccaniche che devi mettere in conto se sei editore.

Ringraziamo ancora Fabrizio per la disponibilità e la gentilezza. Lo potrete trovare al Nerd Show di Bologna l’8 e il 9 febbraio o su Facebook alla sua pagina personale e quella sul gruppo dei Guardiani Italiani.

Massimo